Conosco questo settore dal 2001, avendo supportato molte aziende nella gestione dei rapporti con i media (giornali, radio, TV, portali, etc.). Pensate che i comunicati stampa siano morti? Pensate che sia tutto digital, social media e altro? Può darsi ma ho una grande esperienza sui temi legati ai media tradizionali. Cosa posso fare?
- Specializzato nel “parlare” con i giornalisti: un professionista ne comprende le esigenze, le modalità di lavoro e le tempistiche. I redattori non sono né buoni né cattivi, fanno semplicemente il loro lavoro: cercare nuove notizie. Se le aziende “collaborano” con loro, dando news interessanti e scritte bene, la pubblicazione di articoli può rafforzare il marchio della società in modo sostanziale nei confronti dei pubblici di riferimento.
- Crea mailing list adeguate alle esigenze: quali testate dobbiamo coinvolgere in un evento? E a quali inviare una notizia? Creare un elenco di riviste sembra semplice ma necessita di tempo, competenze ed esperienza. Perché perdere tempo nel mandare informazioni a un giornale che scrive di altre cose?
- Realizza comunicati stampa e documenti corretti: il comunicato stampa ha una sua struttura e una sua finalità, che è necessario conoscere a fondo. Non esiste una regola generale perché comunicare una notizia è un’attività creativa. Ma esistono regole precise: testi non troppo lunghi, scritti in modo chiaro e corretto, che diano al giornalista tutte le informazioni di cui lui ha bisogno. Ossia quello che non fanno il 75% dei comunicati stampa che si leggono.
- Organizza eventi “tagliati” per la stampa: i giornalisti hanno specifiche esigenze e l’azienda può soddisfarle in modo semplice e veloce. Invitandoli a iniziative dedicate a loro, dando materiale scritto con linguaggio “giornalistico”, ascoltando le loro domande, facendoli sentire a loro agio. Questo si traduce in articoli di qualità.
- Analizza la rassegna stampa: 100 articoli sono tanti o pochi per un’azienda? Il numero conta poco, contano i messaggi che quegli articoli contengono. Per questo, serve un’analisi quantitativa ma anche qualitativa della rassegna stampa per capire che risultati abbiamo raggiunto in base a quelli prefissati. Un lavoro complesso ma utilissimo.
Nessuno può garantire la pubblicazione di 100 articoli senza notizie né che siano tutti positivi. Tuttavia, un professionista assicura la creazione di relazioni stabili e professionali tra le aziende e le testate, ossia una base solida per ampliare notevolmente la visibilità del marchio. Gestendo le piccole e grandi crisi, approfondendo questioni di interesse per lo specifico settore e creando un rapporto stabile e duraturo con i media. Il tutto, formando altre risorse interne all’azienda a gestire i rapporti con la stampa.