Quanti italiani sono online? Più di 40 milioni. Quasi 30 milioni solo da smartphone (erano 17,6 milioni solo 4 anni fa). Questo cosa significa? Che non solo tutti andiamo su Internet a cercare contenuti ma siamo anche produttori di contenuti.
Post, foto, commenti, video, stories. L’altro lato della medaglia è che ci sono tantissime aziende che, nonostante tutto, sottovalutano questa rivoluzione digitale. Non si chiedono quante ne raggiungono davvero, quante si interessano a quello che dicono. E non sanno cosa sia l’engagement con gli utenti. Le aziende hanno bisogno di professionisti in grado di aiutarle a ripensare la loro presenza online. Perché, il mondo è lì, oggi, non domani.
Quanto viene “drammaticamente sottovalutata l’importanza dei contenuti” (come dice Alessandra Farebegoli) ancora oggi? Testi, video e immagini realizzati con poca cura e inseriti in una struttura non pensata per essere omogenea e ordinata. Le persone (e i clienti sono tra queste) restano e tornano su un luogo, più o meno “sociale”, solo se trovano contenuti utili e usabili. E questi vengono realizzati sono se dietro c’è un piano. Per questo motivo, quando un professionista di Web Marketing cerca di portare su tavolo di discussione, da subito, queste questioni:
- Valutiamo insieme l’idea iniziale (per rivederla insieme o, come capita spesso, crearla ex novo).
- Vediamo quali contenuti sono disponibili e quali bisognerà creare (grazie a documenti, interviste, etc.).
- Condividiamo la nostra idea e vediamo quali canali sono più adatti a noi. Facebook, Instagram o Twitter non vanno bene per tutti, che sia chiaro. LinkedIn già di più ma questo aumenta le complessità, non le diminuisce.
- Facciamo sapere le cose al nostro interno, per vedere l’effetto che fa e che reazioni crea (spesso arrivano ottime idee dai dipendenti, che non aspettano altro che di sentirsi parte di un nuovo progetto).
- Pensiamo a quello che ci chiedono i nostri clienti per sviluppare contenuti ad hoc dedicati a soddisfare le loro esigenze.
Chi si ferma, è obsoleto. Le aziende hanno quindi la necessità di disporre di un tramite tra un mondo esterno curioso e attento e una realtà interna esperta, professionale ma che conosce poco, pochissimo certe dinamiche. Una persona in grado di far capire come Internet e il digitale possano portare benefici molto ampi con un investimento limitato. Il Web è maturato, i Social media lo stanno facendo, le PMI italiane, la vera risorsa di questo Paese, lo devono fare. Hanno bisogno di una mano, hanno bisogno di cultura tecnica di marketing online.